Mondo del lavoro: cosa ci aspetta nel 2023?

Assunzioni nel mondo del lavoro

Il mondo del lavoro, così come ogni altro aspetto della società moderna, sta cambiando repentinamente. Evolve, muta e assume forme differenti di anno in anno. Ma c’è un evento che lo ha segnato nel profondo, quasi come uno spartiacque. La Pandemia da Covid-19. Da lì in poi, quello che veniva definito tendenza, si è presto rivelato concreto presente: parliamo ovviamente della trasformazione digitale. La stessa che si è resa protagonista indiscussa dei principali cambiamenti del mercato lavorativo attuale.

Una rivoluzione che, come tutte le più celebri, ha già intaccato ogni settore socio-economico, dalla scuola all’industria, dalla P.A. alla salute. Ma cosa ci riserverà il mondo del lavoro nel 2023?

Cerchiamo di proiettarci nel futuro con una rapida panoramica dei principali trend.

Stretta di mano per assunzione lavorativa

Mondo del lavoro 2023, tra PNRR e digitalizzazione

Per fare qualsiasi tipo di proiezione sul prossimo futuro del mondo del lavoro, non possiamo di certo tagliare fuori il PNRR, ovvero il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In sostanza, si tratta di un piano approvato dall’Italia nel 2021, per rilanciare il Paese dopo la Pandemia. Uno strumento che rientra nel programma europeo Next Generation EU e che punta a concretizzare 6 obiettivi di riferimento:

  • Digitalizzazione, Innovazione e Cultura
  • Rivoluzione green e Transizione ecologica
  • Infrastrutture volte a realizzare una mobilità sostenibile
  • Salute
  • Miglioramento di Istruzione e Ricerca
  • Inclusione e coesione

Nel dettaglio, alla Digitalizzazione del Paese e delle sue realtà sono stati destinati ben 46,3 miliardi, circa il 20% delle risorse complessive. Questo per comprendere fin da subito la direzione, almeno in linea teorica, che si vuole intraprendere. Soprattutto quando si parla di lavoro e futuro.

Non solo.

Il PNRR vuole inoltre agevolare gli investimenti in strumenti innovativi e macchinari più moderni nelle PMI, attraverso benefici fiscali, così come completare le infrastrutture per banda larga e fibra ottica. Tutti progetti che, per forza di cose, avranno un impatto notevole sull’occupazione giovanile e le nuove opportunità di lavoro.

In parallelo, quasi 12 miliardi di euro saranno destinati alla Pubblica Amministrazione, per snellire e rendere più agile e flessibile ogni processo. Mentre al mondo del Turismo e della cosiddetta Cultura 4.0, molto spesso abbandonati o comunque poco valorizzati, spetteranno infine 8 miliardi.

Ma parlando di trend, cosa ci aspetterà nel 2023? Cosa ci porterà questo profondo processo di digitalizzazione?

Trend 2023 mondo del lavoro

Ecco i 3 principali trend che descrivono al meglio il futuro lavorativo.

1. La tecnologia Cloud

Partiamo da questo: come il cloud cambierà le nostre vite e il mondo del lavoro? I dati non lasciano grossi dubbi. Rispetto al 2020, ad esempio, il mercato italiano del cloud è cresciuto del +16%, con un valore che si aggira intorno ai 3,84 miliardi di euro. Per i prossimi anni, invece, la tendenza non sembra volersi arrestare. Non a caso, entro il 2025, l’incremento dei ricavi supererà il +30%.

E come spiegare il successo del clouding? Semplicemente con due concetti: maggior flessibilità e sicurezza. Del resto, basta pensare ad un dipendente o collaboratore che, accedendo al software aziendale in cloud, può gestire innumerevoli risorse e attività (persino paghe e fatturazioni se si tratta di un tecnico contabile).

2. Lo Smart Working nel mondo del lavoro 2023

Post pandemia, è impossibile non aver sentito parlare di smart working. Dopo quasi tre anni, però, è arrivato il momento di chiedersi: cosa ne sarà del lavoro a distanza in Italia?

Pare che il 75% delle imprese, nel 2020, ha scelto lo smart working per combattere l’emergenza sanitaria senza interrompere il flusso lavorativo. Di queste, almeno due terzi hanno continuato a sfruttare questa modalità e continueranno a farlo nei prossimi anni. Ovviamente con dinamiche differenti a seconda della realtà in questione, tra grandi aziende, PMI e Pubblica Amministrazione.

Ciò che resteranno invariati, invece, saranno i criteri con cui scegliere una modalità di lavoro piuttosto che un’altra, ovvero:

  • Sostenibilità
  • Efficienza
  • Competitività 

3. L’aggiornamento delle Competenze

In questo mondo frenetico ed imprevedibile, aggiornare continuamente le proprie competenzerappresenterà la chiave del successo lavorativo. Motivo per cui la formazione professionale rappresenta sempre una risorsa essenziale, soprattutto in vista di una crescente digitalizzazione.

Ecco allora che il digital reskilling, in questo decennio, costringerà ben 370 milioni di lavoratori a cambiare il proprio ruolo lavorativo, riqualificandosi per acquisire nuove skills. In parallelo, è altrettanto importante dire che l’innovazione tecnologica amplierà gli orizzonti del mercato, creando altre opportunità pari a oltre 130 milioni di nuovi ruoli.

Figure professionali del futuro

Quali saranno le soft skills più ricercate nel nuovo mondo del lavoro?

Il mercato del lavoro, ad oggi, cerca sempre meno competenze tecniche specifiche, conosciute anche come hard skills, bensì attitudini personali e capacità trasversali: le soft skills.

Per questo, per tutti i lavoratori in corso di riqualificazione sarà fondamentale acquisire e coltivare skills quali: 

  • Adattabilità
  • Sinergia collaborativa e predisposizione al lavoro in team
  • Pensiero orientato alla crescita e Problem Solving
  • Predisposizione al risultato

Attitudini e capacità che sono e saranno considerate preziose in ogni settore, sia esso privato o pubblico, a prescindere dal ruolo e dalle responsabilità affidate al singolo.

E tu, hai pensato di riqualificarti con un corso di formazione professionale?

Con i corsi finanziati e autofinanziati proposti da New Training School potrai ottenere la tua certificazione di competenze, migliorando il tuo processo di crescita professionale e le tue life skills. Percorsi formativi autorizzati dalla Regione Autonoma della Sardegna, riconosciuti a livello Europeo.

Attualmente, i Corsi Regionali Autofinanziati che proponiamo sono:

  • Corso in Tecnico Contabile (Profilo di qualificazione Regione Sardegna di Tecnico Contabile RRPQ 56167 riconosciuto a livello Europeo).
  • Corso in Gestione ed Amministrazione del Personale (Gestione delle risorse umane ADA 1360/684 e Gestione degli adempimenti amministrativi connessi alla contrattualistica del rapporto di lavoro ADA 20013/712).
  • Corsi per Operatore dei Servizi all’Infanzia con Mansioni non Educative (Profilo di Qualificazione Regione Sardegna di Operatore dei Servizi all’Infanzia – con mansioni non educative – RRPQ 56112 riconosciuto a livello Europeo).

Scopri di più su tutti i Corsi di formazione cliccando qui.

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